Lingua e Letteratura

Il Corona Virus “predetto” nel 1981 da Dean Koontz. Siamo Sicuri?

[Aggioramento] Qui le statistiche IN TEMPO REALE dell’infezione da Covid-19 in Italia e nel mondo. Contagi, decessi e guariti.

In questi giorni sta girando sui social una foto che mostra una pagina originale del romanzo “The eyes of the darkness” che Dean Koontz scrisse nel 1981 sotto lo pseudonimo di Brian Koffey. Nello stralcio si può leggere chiaramente il nome di un virus: “Wuhan-400”. Può bastare questo per affermare che Koontz abbia visto nel futuro? Non proprio.

Di fatto, Dean Koontz, non ha predetto “un focolaio di un nuovo coronavirus“. Oltre al nome, questa arma biologica immaginaria ha poco in comune con il virus che tanto clamore sta suscitando dagli inizi del 2020.

Quando i lettori hanno letto per la prima volta di un’arma biologica chiamata “Wuhan-400” nel romanzo di Dean Koontz “The Eye of The Darkness”, si può dubitare che qualcuno abbia pensato che il famoso autore di thriller stesse “predicendo” uno scoppio nel mondo reale di una infezione da COVID-1. Ma nel febbraio 2020, i fan più sfegatati di Koontz hanno notato la coincidenza che è sembrata troppo evidente per essere soltanto considerata tale.

La foto della pagina del libro di Koontz è autentica. Il passaggio può essere visto nell’anteprima di Amazon di un’edizione tascabile di questo romanzo. Edizione che è stata pubblicata nel dicembre 2008. È vero che Koontz ha chiamato un’arma biologica immaginaria “Wuhan-400” in questo romanzo. È anche vero che Wuhan, in Cina, è la città al centro dell’epidemia di coronavirus del 2020. Tuttavia, le somiglianze si esauriscono qui. Nient’altro nel romanzo pare somigliare alla situazione attuale.

Ecco alcune cose che Koontz sbaglia in questa “predizione”:

  • Nel romanzo di Koontz, “Wuhan-400” è un’arma creata dall’uomo. Il coronavirus, invece, non lo è.
  • Nel romanzo, “Wuhan-400” ha un tasso di mortalità del 100%. Ad oggi i ricercatori stanno ancora imparando a conoscere il coronavirus, l’attuale tasso di mortalità è relativamente basso.
  • Nel romanzo, il “Wuhan-400” ha un periodo di incubazione estremamente rapido di circa quattro ore, rispetto al COVID-19 che ha un periodo di incubazione tra due e 14 giorni.

Ma c’è un “errore” più grave in questa predizione

Nelle prime edizioni NON compare il nome Wuhan

Sebbene, come già detto, la pagina del romanzo di Koontz che circol sui social (e sui giornali on-line sia autentica, altre edizioni di questo libro hanno usato un nome diverso per l’arma biologica immaginaria. Infatti, nell’edizione del 1981 di questo libro disponibile tramite Google Libri, non ci sono riferimenti a “Wuhan”. In quell’edizione, l’arma biologica si chiama “Gorki-400” in riferimento alla città russa dove è stata creata.

Non è stato possibile capire come e perché, il nome di quest’arma biologica sia cambiato da “Gorki-400” a “Wuhan-400” ma quando questo libro fu pubblicato nel 1981 aveva un nome che è stato cambiato intorno al 2008.

In buon sostanza, Koontz non ha raccontato nel suo romanzo eventi che poi si sarebbero verificati e le somiglianze tra “Wuhan-400” e COVID-19 sono minime. Inoltre, i lettori hanno notato questa “previsione” solo dopo che un focolaio di coronavirus è stato riportato a Wuhan, in Cina, il che rende questa “previsione” nient’altro che una coincidenza.