Aggiornamento N.2. I DETRITI SONO RIENTRATI SULLA TERRA. Qui i dettagli
Da bravi utenti dei social avrete di certo letto che “Un razzo cinese si schianterà sulla terra, ma nessuno sa di preciso dove e quando”. È vero o è una bufala, dunque, che a maggio un razzo cinese cadrà sulla terra in un punto non identificato?
Tutto vero i detriti stanno cadendo sulla terra!
Questa volta è vero! Nessuna bufala! Mentre stiamo scrivendo questo articolo, l’attrito dell’atmosfera terrestre sta trascinando fuori dalla sua orbita la porzione di un razzo cinese. Il pericolo è che i suoi detriti potrebbero piovere su un’area ancora indeterminata del pianeta. Resta sconosciuta anche la misura in cui i detriti si disintegreranno nel processo di caduta. è sconosciuta. Tuttavia la probabilità che grossi detriti arrivino sul terreno è bassa.
Come un piccolo incidente aereo
Jonathan McDowell, un astrofisico dell’Astrophysics Center dell’Università di Harvard, sostiene che i detriti potrebbero “essere l’equivalente di un piccolo incidente aereo”. I detriti e potrebbero spargersi in un’area vasta 160Km circa, in un raggio di 225 metri abbondanti. Sempre secondo McDowell i detriti molto probabilmente atterreranno nell’oceano considerando il rapporto tra la terraferma e gli oceani.
Cosa è successo?
Il 29 aprile, la Cina ha lanciato Tianheil, il modulo principale della sua prima stazione spaziale permanente utilizzando un razzo Long March 5B alto 30 metri.
Il razzo Long March 5B è entrato temporaneamente in orbita terrestre alla fine di aprile e il suo nucleo doveva ricadere sulla Terra per via della sua attrazione gravitazionale. Ma anziché seguire il percorso di caduta predeterminato, il veicolo spaziale ha intrapreso un percorso di rientro incontrollato.
Quando cadranno i detriti del razzo cinese ?
L’Aerospace Corporation, un centro di ricerca e sviluppo statunitense, ha eseguito i propri calcoli e ha stabilito (più o meno) che il modulo cinese dovrebbe rientrare nell’atmosfera terrestre il 10 maggio, con un margine di errore di due giorni in più o in meno. Il punto di impatto rimane comunque un mistero, sempre che il modulo non si disintegri completamente rientrando sulla terra.
[Aggiornamento] Il Giorno previsto per il rientro
Il rientro dei detriti sulla terra è previsto per le ore 2.24 del mattino (ora italiana) con un margine di errore di 6 ore. La Protezione Civile Italiana ha dichiarato 10 regioni del centro-sud a rischio impatto. Attenzione se abitate in queste regioni italiane: Abruzzo, Umbria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Calabria. La Protezione Civile consiglia di stare al chiuso e lontani da porte e finestre.

Il Sito Web SpaceNews, una fonte credibile di notizie sull’industria spaziale globale, il 30 aprile ha riferito che “mentre gran parte dell’oggetto brucerà, alcuni detriti potrebbero rimanere intatti e piovere in un’area compresa tra le latitudini di New York, Madrid e Pechino a nord del Cile e Wellington, in Nuova Zelanda a sud.
Sebbene quindi gran parte del modulo verrà disintegrato durante il rientro e che i rottami andranno a cadere probabilmente in oceano il rischio che possano causare danni e vittime rimane una possibilità.
L’astrofisico McDowell, ha detto che una volta stabilito il giorno esatto dell’evento, gli scienziati potrebbero prevedere l’orario di atterraggio entro una finestra di sei ore.
Il modulo è sotto l’attenta vigilanza dell’agenzia europea EUSST, un consorzio di paesi che studia oggetti spaziali in orbita attorno alla Terra. “La nostra rete di sensori sta osservando dallo scorso 6 maggio l’oggetto calcolare con sempre maggiore accuratezza il momento esatto del rientro”.