Il tumore al fegato è una delle patologie che fa più paura, riconoscerlo dai primi sintomi può essere davvero provvidenziale.
La medicina negli ultimi anni ha fatto certamente passi importanti, permettendo di riuscire a guarire malattie che prima non lo erano, ma per fare in modo che questo sia possibile è necessario non dimenticare quanto sia importante la prevenzione. Questa passa da controlli periodici, grazie anche agli screening organizzati dalle varie Regioni, ma è altrettanto importante non sottovalutare eventuali sintomi che non sono mai stati riscontrati prima, così da valutare con il medico se sia necessario fare accertamenti.
Questo vale anche per il tumore al fegato, patologia che almeno nelle sue fasi iniziali è spesso silenziosa. L’incidenza in Italia per questo tipo di cancro è pari a 20 casi su 100 mila, se analizziamo invece la situazione a livello mondiale questo diventa la terza causa di morte per malattie oncologiche. La tempestività per arrivare alla diagnosi risulta essere quindi determinante.
Come riconoscere il tumore al fegato? I sintomi più diffusi
Il fegato è il più grande organo del corpo umano, che si trova nella parte superiore destra dell’addome ed è diviso in due lobi, uno sinistro e uno destro, più grande. La sua funzione è davvero fondamentale, ha infatti il compito di rimuovere le sostanze di scarto dal sangue e produrre la bile e altri enzimi necessari per una corretta digestione.
Si parla di tumore al fegato, detto anche epatocarcinoma, nel momento in cui si registra una proliferazione incontrollata di cellule all’interno dell’organo. A volte invece si può avere un tumore in un’altra parte del corpo, che può generare metastasi proprio al fegato.
I sintomi in genere iniziano a manifestarsi quando la patologia è già in stato avanzato, tanti possono notare stanchezza persistente, dolore alla parte superiore dell’addome, che si può irradiare anche alla schiena e alle spalle, ingrossamento del ventre, perdita di peso e di appetito, nausea quasi costante, ittero (ovvero il colore giallo della pelle), colorazione scura delle urine e febbre.
A volte questi possono essere legati anche ad altre malattie, per questo sarà il medico a decidere quali esami sia meglio fare per accertarsi della situazione. I fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di incorrere nella patologia sono diversi, come un abuso di bevande alcoliche, obesità, diabete, ipertensione arteriosa, fumo, infezione da epatite C o epatite B.
Alla diagnosi si arriva attraverso una serie di test specifici, quali ecografia addome completo, TAC torace, risonanza magnetica addome superiore e biopsia. Il trattamento può invece dipendere dalle dimensioni e dalla diffusione del tumore, dallo stadio della malattia e dalle condizioni generali di salute del paziente.
Se il cancro coinvolge esclusivamente il fegato, può bastare la chirurgia epatica per rimuovere la massa sospetta, se invece dovesse essersi già diffuso si pensa a una resezione epatica, così da permettere all’organo di continuare a svolgere le sue funzioni principali.
Nei casi più estremi i medici possono ipotizzare un trapianto, anche se i risultati non sono ancora certi e l’operazione è davvero complessa. Non esiste comunque alcuna prevenzione per questa tipo di cancro, è necessario prestare la massima cautela se si rientra in uno dei fattori di rischio, oltre a effettuare controlli periodici.