La maggior parte dei paesi europei sta provando allentare i blocchi imposti per combattere la diffusione COVID-19.
L’obiettivo è quello di riavviare le economie devastate dagli improvvisi STOP introdotti per frenare le infezioni e quindi i tassi di mortalità.
Alcuni paesi hanno già avviato il processo, mentre altri, in particolare il Regno Unito, restano cauti nel fissare date a fronte di un numero ancora elevato delle vittime. Dappertutto, c’è preoccupazione per una possibile seconda ondata di casi COVID-19, con effetti ancora più dannosi per l’economia.
Le misure imposte a vari livelli in tutto il continente hanno limitato la libertà di movimento dei cittadini. Sebbene la politica sanitaria sia di competenza dei singoli stati dell’UE, l’Unione europea ha consigliato un approccio coordinato per quanto riguarda l’allentamento dei vincoli alla libertà di circolazione.
Vediamo un po’ la situazione dei paesi europei, sia dentro che fuori dall’Unione.
Andorra
[COVID19-GRAPH country=”Andorra” title=”Andorra” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]La piccola nazione, che non ha sbocchi sul mare, incuneata tra Francia e Spagna ha adottato un sistema unico per allentare le restrizioni di blocco.
Coloro che vivono in case con numero di abitanti pari, sono autorizzati ad uscire in date pari. Quelli che risiedono in case con numero di abitanti dispari in tutti gli altri giorni.
Austria
[COVID19-GRAPH country=”Austria” title=”Austria” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]L’Austria avrebbe dovuto cominciare ad allentare le misure di blocco il primo maggio, ma ci saranno ancora delle restrizioni. Le persone che non vivono insieme dovranno continuare a mantenere la distanza di un metro l’una dall’altra in pubblico in ogni momento.
I ristoranti riapriranno dal 15 maggio, seguiti dagli hotel dal 29 maggio.
Il ministro della sanità ha dichiarato che le buone statistiche sui contagi giustificano la decisione. Tuttavia, ha fatto appello alla responsabilità individuale delle persone per prossimi mesi. Il paese è uno dei primi in Europa a riaprire le sue attività. Alcuni negozi sono stati autorizzati a riaprire dopo Pasqua. L’Austria riapre dopo un blocco molto precoce e molto duro.
Belgio
[COVID19-GRAPH country=”Belgium” title=”Belgio” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il Belgio ha mantenuto le sue ampie restrizioni fino al 3 maggio. I residenti sono stati costretti a rimanere a casa tranne che per andare al lavoro, al supermercato, in ospedale, per dare assistenza alle persone bisognose o fare esercizio fisico.
Dal 4 maggio, negozi e aziende non essenziali hanno cominciato a riaprire. Le persone potranno fare gite a partire dal 18 maggio. Bar e ristoranti inizieranno a riaprire dall’8 giugno.
Niente eventi di massa come concerti, almeno fino a settembre.
Il governo belga ha promesso mascherine gratuite per tutti come strategia di uscita dal blocco COVID-19.
Repubblica Ceca
[COVID19-GRAPH country=”Czech Republic” title=”Republlica Ceca” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il blocco della Repubblica Ceca è stato parzialmente allentato il 24 aprile. Da quella data sono stati consentiti i viaggi all’interno della nazione. Chiunque ritorni nel Paese dovrà fornire un test negativo per COVID-19 o, in alternativa, trascorrere del tempo in quarantena.
Le restrizioni alle frontiere sono state allentate il 27 aprile per consentire a persone provenienti da altri paesi dell’UE di fare brevi viaggi d’affari. Anche i lavoratori stagionali sono ammessi, ma con restrizioni.
Alcune aziende e negozi sono stati autorizzati a riaprire, tra cui la Skoda che ha riavviato la produzione di auto. Nel frattempo sono consentite riunioni fino a 10 persone.
Danimarca
[COVID19-GRAPH country=”Denmark” title=”Danimarca” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]La Danimarca ha spianato la strada a un lento ritorno alla vita normale già dopo Pasqua, a partire dalla riapertura di molti asili nido e scuole elementari, nonché di centri diurni.
Le piccole imprese sono state autorizzate a riaprire dal 20 aprile, a condizione che aderissero a rigide norme igieniche.
La seconda fase delle restrizioni di allentamento è prevista per il 10 maggio.
Il paese è stato tra i primi in Europa a imporre misure di blocco, meno rigorose rispetto ad altre nazioni. Il primo ministro Mette Frederiksen ha dichiarato al Parlamento lo scorso 29 aprile che la diffusione dell’epidemia di COVID-19 era “sotto controllo”.
Francia
[COVID19-GRAPH country=”France” title=”France” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il rigoroso blocco in Francia – in atto dal 17 marzo – inizierà gradualmente ad allentarsi a partire dall’11 maggio. La prima fase durerà tre settimane e durerà fino al 2 giugno.
Le restrizioni possono essere revocate a seconda dell’impatto geografico del virus. Misure relativamente rigide saranno quindi ancora essere applicate in aree particolarmente colpite come l’est del paese e la più ampia regione di Parigi.
Le scuole materne e primarie si apriranno progressivamente dall’11 maggio, le scuole secondarie inizieranno a seguirne l’esempio una settimana dopo, mentre alla fine del mese verrà presa una decisione sulle scuole superiori.
Le persone non dovranno più compilare autocertificazioni per viaggi fino a 100 chilometri. Saranno ammessi incontri sociali fino ad un massimo di 10 persone. Ma eventi più grandi sembrano destinati a essere vietati per diversi mesi e il campionato di calcio francese è stato annullato.
Germania
[COVID19-GRAPH country=”Germany” title=”Germania” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]La Germania, che meglio è riuscita a contenere il virus rispetto ad altre potenze mondiali, ha mosso i suoi primi passi per allentare le restrizioni il 20 aprile. I negozi più piccoli sono stati autorizzati a riaprire nel rispetto delle misure di allontanamento sociale, così come altre aziende come concessionarie di automobili e negozi di biciclette .
Le scuole, chiuse da metà marzo, stanno gradualmente riaprendo dal 4 maggio. Si è partiti con gli studenti più grandi, a differenza di altri paesi che prevedono di ripartire con le lezioni per i bambini più piccoli.
Grecia
[COVID19-GRAPH country=”Greece” title=”Grecia” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il blocco della Grecia è stato introdotto introdotto il 23 marzo. Adesso, il primo ministro ha delineato un piano per allentare gradualmente le restrizioni.
Gli sport individuali all’aperto saranno nuovamente consentiti dal 4 maggio e insieme ad essi c’è stata la riapertura di librerie, parrucchieri e negozi di elettronica. L’orario di lavoro sarà scaglionato per ridurre il numero delle persone in giro.
Ristoranti, hotel e centri commerciali dovranno aspettare fino al primo giugno.
I parchi giochi e le spiagge pubbliche rimarranno chiusi e sarà consentito viaggiare solo all’interno della regione di residenza.
Le scuole superiori riprenderanno le lezioni l’11 maggio, seguiti una settimana dopo dalle scuole medie. I bambini più piccoli potrebbero tornare a scuola il primo giugno.
Ungheria
[COVID19-GRAPH country=”Hungary” title=”Ungheria” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]L’intenzione del Primo Ministro ungherese Viktor Orban è quella di allentare le restrizioni in maniera graduale. Si partirebbe dalle aree di campagna dove vi sono meno infezioni da coronavirus. Restrizioni rimarranno invece in vigore a Budapest e nelle aree circostanti.
Comparso in un video su Facebook, Orban, non ha fornito alcuna data prevista, ma ha detto che nelle zone rurali bar e ristoranti avrebbero potuto riaprire le loro aree all’aperto.
Rimarranno tuttavia in vigore alcune misure di sicurezza. Ad esempio sarà consentito a persone di età superiore ai 65 anni di fare acquisti nei negozi di alimentari e nelle farmacie solo al mattino.
Irlanda
[COVID19-GRAPH country=”Ireland” title=”Irlanda” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Niente da fare per l’Irlanda che ha annunciato l’estensione delle restrizioni fino al 18 maggio. «Abbiamo bisogno di altre due settimane di rigide restrizioni per indebolire ulteriormente il virus», ha affermato Leo Varadkar.
Tuttavia, qualche concessione è stata fatta. Il limite di 2 chilometri per gli spostamenti personali è stato esteso anche a 5 chilometri.
Varadkar ha dichiarato che a partire dal 18 maggio, il paese prevede di riaprire l’economia in cinque fasi, se il virus dovesse rimanere sotto controllo, l’ultima fase è prevista per agosto. Le scuole, invece, non riapriranno prima dell’inizio dell’anno scolastico di settembre.
Lituania
[COVID19-GRAPH country=”Lithuania” title=”Lituania” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il governo lituano ha esteso il blocco nazionale fino all’11 maggio. Via libera a musei, biblioteche, caffè all’aperto, parrucchieri e saloni di bellezza e negozi al dettaglio nei centri commerciali.
Olanda
[COVID19-GRAPH country=”Netherlands” title=”Olanda” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il governo olandese ha deciso che i bambini delle scuole elementari potranno tornare alle loro classi – benché non a tempo pieno – dall’11 maggio. OK anche alle attività giovanili di sport organizzati.
Ma allo stesso tempo, il Primo Ministro Mark Rutte ha esteso il divieto a concerti e calcio professionistico fino al 1 settembre. Bar e ristoranti rimarranno chiusi almeno fino al 20 maggio.
Polonia
[COVID19-GRAPH country=”Poland” title=”Polonia” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Centri commerciali e hotel in tutta la Polonia hanno potuto riaprire il 4 maggio. Scuole e asili dal 6.
Il partito conservatore è intenzionato a portare avanti le elezioni presidenziali previste per il mese di maggio, nonostante le richieste che vengano posticipate a dopo la pandemia. Secondo i programmi, il voto si terrà per posta ma vi sono dubbi: difficile organizzarsi in così poco tempo. L’Unione europea e molte organizzazioni democratiche hanno espresso preoccupazione per il fatto che il voto non sarà pienamente democratico o libero.
Portogallo
[COVID19-GRAPH country=”Portugal” title=”Portogallo” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Unità militari portoghesi stanno collaborando con le scuole secondarie per preparare una imminente riapertura delle scuole. Esercito, aeronautica e marina militare stanno “addestrando” gli operatori scolastici ad eseguire una pulizia giornaliera più appropriata e approfondita.
Spagna
[COVID19-GRAPH country=”Spain” title=”Spagna” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]La Spagna è uno dei paesi più colpiti al mondo dal nuovo coronavirus, ma i dati in miglioramento hanno portato il governo ad annunciare una strategia di uscita provvisoria.
Il rigoroso blocco in atto da metà marzo sarà alleggerito in quattro fasi, ciascuna delle quali deve durare per almeno due settimane e comunque subordinata al progresso delle statistiche.
Nella fase uno a partire dal 4 maggio, i piccoli negozi, gli hotel e le strutture ricettive hanno potuto riaprire. I centri commerciali più grandi rimarranno chiusi.
La seconda fase allenterà le restrizioni sui ristoranti e gli eventi culturali più piccoli, che saranno comunque soggetti a condizioni.
Dopo Pasqua la Spagna ha permesso ad alcuni dipendenti di tornare a lavorare in fabbriche, uffici e cantieri.
Svezia
[COVID19-GRAPH country=”Sweden” title=”Svezia” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il governo ha consigliato agli svedesi di lavorare da casa quando possibile ed evitare luoghi affollati. Ma ha smesso di imporre restrizioni formali, spingendo le persone a “comportarsi da adulti” piuttosto che multarle per essere usciti casa senza una buona ragione.
Le persone possono muoversi liberamente, scuole, bar e ristoranti rimangono aperti e sono consentite attività all’aperto. Tuttavia ci sono alcune restrizioni sui viaggi internazionali.
Nel frattempo, sono state bandite le riunioni di oltre 50 persone e sono state implementate alcune misure di allontanamento sociale.
Svizzera
[COVID19-GRAPH country=”Switzerland” title=”Svizzera” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Il Consiglio federale svizzero ha annunciato che negozi, ristoranti, musei, biblioteche e scuole potranno riaprire le loro porte l’11 maggio. Una riapertura molto più ampia seguirà l’8 giugno.
Per la Svizzera si è trattato di un processo a più fasi che ha visto l’apertura di alcune aziende – tra cui parrucchieri, saloni per tatuaggi, ambulatori veterinari e negozi di giardinaggio – già dal 27 aprile. Sono state tuttavia prese misure precauzionali tra cui le famose regole di allontanamento sociale.
Le riunioni pubbliche saranno ancora limitate a cinque persone, quindi i ristoranti che riapriranno dovranno garantire una distanza di almeno due metri tra i tavoli.
Regno Unito.
[COVID19-GRAPH country=”UK” title=”Regno Unito” confirmed_title=”Confermati” deaths_title=”Decessi” recovered_title=”Guariti”]Non ci sono tempi precisi per i sudditi di Sua Maestà, poiché il numero di casi di coronavirus e decessi nel Regno Unito continua a causare allarme.
Il primo ministro – che ha trascorso tre giorni in terapia intensiva a causa del COVID-19 – ha avvertito che una precoce eliminazione delle restrizioni potrebbe causare una seconda ondata ancora più mortale.
La maggior parte dei negozi e dei locali pubblici sono stati chiusi e sono vietate le riunioni di più di due persone. Le persone possono uscire di casa solo per motivi ritenuti essenziali o per fare esercizio fisico.