Il Parto Cesareo è l’alternativa a quello naturale e si effettua quando ci sono condizioni sfavorevoli all’uscita spontanea del bambino. Un’operazione chirurgica che fanno tante donne nel mondo, ma sapete il perché del nome.
Si tratta sicuramente di un aneddoto molto simpatico e interessante legato, secondo alcuni, a Giulio Cesare con una storia che in realtà è lunga secoli.
Come spiega Focus infatti il nome non deriva da Giulio Cesare anzi è tutto il contrario. L’origine è legato alla Lex Caesarea che era una legge romana del 715 a.C. che prevedeva l’estrazione del feto dalle donne decedute durante il travaglio.
Fu Plinio il Vecchio a specificare che il cognomen “Caesar” derivava da un antenato proprio di Giulio Cesare nato da un utero tagliato (caeso). Per molti secoli questa pratica fu utilizzata su donne decedute appunto per salvare il bambino. Il primo su una donna viva, come documentato, è quello eseguito da Jakob Nufer nel 1500 che portò alla sopravvivenza sia della mamma che del bambino. Ci volle però tempo prima che questa pratica divenne una consuetudine che si trascinò lungo i secoli e che ci portiamo dietro ancora oggi.
Si possono dire tante cose sul Parto Cesareo, uscendo dall’ambito medico e riuscendo anche a farvi fare un sorriso. Per esempio il martire cristiano San Cesario di Terracina è il protettore che viene invocato per la buon riuscita di questa pratica.
Ma passiamo anche ad alcuni dati interessanti. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) pare che il tasso globale di parti cesarei sia aumentato, arrivando addirittura al 21% sul totale nel 2018. In Italia il tasso è superiore addirittura alla media globale, nel 2020 si parlava del 32%, una cifra davvero molto importante riportata direttamente dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità).
Questo fa capire come il Parto Cesareo, da mera utopia, è diventato un parto molto praticato e che viene fatto anche in momenti in cui si potrebbe evitare. Di media viene visto oggi come un intervento chirurgico più sicuro di quello naturale sia per la mamma che per il bambino, nonostante tutte le complicanze legate al fatto che si tratta comunque di un’operazione chirurgica.
Speriamo di avervi incuriosito con alcuni particolari che probabilmente molti di voi non conoscevano e che di fatto vi hanno permesso di scoprire qualcosa di interessante e che potrà tornarvi utile in discussioni di cultura generale.
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