Panico ADI, INPS spiega perché ha sospeso migliaia di pagamenti: il motivo

Scopri il motivo dietro la sospensione di migliaia di pagamenti ADI: l’INPS spiega la decisione presa e cosa fare in questa situazione

In Italia, l’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico. La sua introduzione è stata prevista al fine di aiutare le famiglie in condizioni di povertà o che soffrono un grave disagio economico. Sostituisce il precedente Reddito di Cittadinanza, con l’obiettivo di garantire un reddito minimo alle famiglie sulla base di alcuni requisiti come, per esempio, un ISEE che non superi una certa soglia, il possesso della cittadinanza italiana o di un permesso di soggiorno, e la residenza in Italia da almeno alcuni anni. Coloro che ne beneficiano devono partecipare a programmi di formazione, ricerca lavoro, o progetti di utilità sociale. Il tutto in collaborazione con i Centri per l’Impiego e i servizi sociali locali. Ma perché è stato sospeso? Ecco spiegato il motivo dall’INPS.

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L’INPS spiega il perché della sospensione dell’assegno di inclusione-parestrano.it

In primo luogo, bisogna ricordare che l’assegno di inclusione, anche detto ADI, non offre solo un sostegno finanziario, in quanto l’attivazione di percorsi di inclusione lavorativa e sociale è fondamentale per usufruire del sussidio.

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L‘importo dell’assegno è differente in base al nucleo familiare e alla situazione economica, e l’erogazione avviene per un periodo di tempo determinato, con verifiche periodiche per l’eventuale rinnovo. Nelle ultime settimane, migliaia di percettori del sussidio non hanno ricevuto la rata mensile loro spettante. A distanza di pochi giorni l’INPS ha spiegato il tutto, annunciando con un comunicato non ufficiale la sospensione dell’erogazione. L’annuncio è avvenuto soltanto via social, in risposta a un commento di un utente che chiedeva spiegazioni circa il pagamento dell’Assegno di inclusione e la relativa sospesione. Ma cosa si può fare quindi per ottenere la riattivazione? Scopriamolo subito.

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Intere famiglie arrabbiate per la sospensione improvvisa dell’ADI-parestrano.it

A detta dell’INPS, nel mese di agosto la sospensione dei pagamenti è avvenuta per “mancata presentazione ai servizi sociali o per mancata sottoscrizione del patto di attivazione. Se nei prossimi giorni la ricarica non dovesse arrivare, a causa della sospensione dell’erogazione, la Direzione Centrale dell’Istituto consiglia di inviare una PEC all’indirizzo email: dc.inclusionesocialeeinvaliditacivile@postacert.inps.it.

Così l’ufficio comunicazione dell’ente che ha sede a Roma in via Ciro il grande suggerisce di spiegare nel testo dell’email la situazione e chiedere di procedere allo sblocco. In tal modo l’INPS fornirà all’utente – anche attraverso il Fascicolo previdenziale – le indicazioni per procedere con le disposizioni di pagamento, ma il tutto non prima di settembre.

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