Sui social circola un nuovo, ennesimo rimedio per sconfiggere il Coronavirus SARS-CoV-2. Il post afferma che il virus del COVID-19 ha un livello pH compreso tra 5,5 e 8,5 e quindi, respingere il virus le persone devono consumare cibi alcalini.
“Tutto ciò che dobbiamo fare, per sconfiggere il coronavirus, è assumere più alimenti alcalini che hanno il loro pH superiore a quella del virus”, afferma erroneamente il post citando in modo altrettanto errato il “Journal of Virology & Antiviral“.
«Un virus in sé non ha un pH», ha detto Sarah Stanley, professoressa associata di malattie infettive e vaccinologia presso l’Università della California. Stanley ha spiegato che «il pH è qualcosa che si applica a una soluzione a base d’acqua, cosa che un virus non è». Inoltre, ha affermato, che non è possibile modificare il pH di sangue, cellule o tessuti con una dieta. «Seguire dieta sana ed equilibrata aiuta il sistema immunitario e può essere utile per combattere le infezioni. Tuttavia, non ci sono prove che il consumo specifico di alimenti alcalini sia vantaggioso in questi termini», ha affermato. Il post elenca una serie di alimenti per combattere il nuovo coronavirus, tra cui limoni, limetta e ananas, ma i livelli di pH indicati per non sono corretti. Ad esempio, secondo il post il livello di pH per i limoni è 9 e 9,2 per la limetta. Entrambi hanno un pH di circa 2.
Il corpo umano è progettato per essere davvero bravo a gestire il suo pH. Il modo migliore per evitare di contrarre un virus è stare lontano dalle persone.
Il Journal of Virology ha in effetti pubblicato un articolo nell’aprile 1991 su un altro tipo di coronavirus: quello dell’epatite di topo di tipo 4 (MHV4). Il rapporto analizzava cosa succede al pH delle cellule nei ratti o nei topi quando sono infetti da MHV4. Il coronavirus menzionato nel rapporto è completamente diverso dal COVID-19 che è invece una malattia respiratoria.