La carta igienica è un prodotto che tutti abbiamo dentro casa e che sicuramente si utilizza più volte al giorno, ma cosa c’era prima che venisse inventata?
Sicuramente si tratta di una scoperta che ha rivoluzionato il mondo dell’igiene, rendendo pratico andare al bagno in qualsiasi circostanza.
I primi a utilizzare la carta furono i cinesi nel V Secolo, ma fino al XIX secolo veniva utilizzata quella dei giornali usati e messi da parte. Non veniva prodotta in maniera prioritaria per questo scopo. Nel 1857 venne a Joseph Gayetty l’idea della carta terapeutica in fogli sfusi impregnati di Aloe per prevenire l’insorgere di problemi come le comunissime, all’epoca più di oggi, emorroidi.
Era l’antenata della nostra carta igienica che si sarebbe vista in forma di rotoli solo dal 1890 per un’invenzione dei fratelli Clarence e Irvin Scott. Da quel momento non si è cambiato modus operandi anche se si è arrivati a perfezionarla con profumo e l’aggiunta di veli passando dai tradizionali due agli attuali cinque. E in più ne sono nate davvero per ogni tipo di pelle ed esigenza, riuscendo a curare ogni più piccolo interesse dell’uomo moderno.
Ma cosa usavano i nostri antenati per pulirsi al bagno?
La carta igienica è stata una grande invenzione e sebbene oggi la diamo per scontata e comune, va detto che i modi primordiali che si usavano per pulirsi ci fanno rivalutare la sua ideazione e ci fanno capire la sua importanza.
Gli antichi Greci si dividevano in classi con i membri dell’alta società che si pulivano con foglie di porro, mentre la popolazione doveva utilizzare pietre levigate oppure dei vestiti utilizzati proprio per quell’atto.
Passiamo poi agli antichi romani con i nobili che utilizzavano tovaglioli di lana o di stoffa. Poi c’era il tersorium, un bagno con una spugna marina infilata in un bastone che veniva condiviso senza problemi da tutti quelli che utilizzavano i bagni pubblici.
Nel Medioevo si utilizzavano foglie d’alberi o il fieno per un cambiamento che era stato considerato molto più legato all’igiene. Nel XVI i più ricchi finalmente si poterono permettere l’uso di pezze di lino e canapa o addirittura di velluto.
I francesi, sì avete capito proprio loro che oggi non ce l’hanno, inventarono il bidè nel XVII secolo, uno sgabello a forma idi violino per pulirsi con l’acqua. Da loro però fu considerato poco igienico e relegato ai bordelli motivo per cui ancora oggi non si trova nelle case dei francesi.
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