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Cosa C’è Nella Senape?

Cosa C'è Nella Senape

Cosa c’è nella Senape? E come si prepara? Prima di diventare quella salsa di colore ​​giallo brillante, la senape inizia la sua vita sotto forma di piccoli semi bianchi, marroni o neri. Quei piccoli semi di senape alla fine crescono diventando piante di senape che possono essere piuttosto alte.

Alcune piante di senape vengono coltivate per le loro foglie, che vengono consumate come verdura in alcune parti del mondo. La maggior parte delle piante di senape, tuttavia, vengono coltivate per i loro piccoli semi.

Le piante di senape sono coltivate in tutto il mondo. Tuttavia, l’85% dei semi di senape del mondo viene coltivato in Canada, Montana e North Dakota.

Quando migliaia di semi di senape vengono schiacciati, formano la polvere di senape che può essere usata da sola come spezia o aggiunta ad altri ingredienti per fare la senape.

Cosa C’è Nella Senape?

La senape in polvere può essere miscelata con acqua, vino o aceto ed altri aromi o spezie a seconda della varietà. Ecco che nasce quel condimento pastoso che chiamiamo semplicemente senape. Un tipico barattolo di senape da duecento grammi richiede circa mille semi di senape! I semi di senape contengono degli enzimi che le danno quel suo inconfondibile sapore. A seconda delle spezie aggiunte, questa salsa può essere diventare anche estremamente piccante.

Gli ingredienti aggiuntivi usati per fare la senape possono anche influenzare il suo colore. Se si utilizzano semi di senape marrone o nera , o se alcuni tipi di vino vengono mescolati con polvere di senape, la senape risultante può essere dorata o marrone.

Il colore giallo brillante della comune senape deriva dall’aggiunta di una spezia gialla chiamata “curcuma”. Questo tipo di senape è conosciuta come “senape americana”,ed è diffusa in tutto il mondo. Fu introdotta per la prima volta da George T. French nel 1904 all’Esposizione Universale di St. Louis.

Un po’ di storia …

Gli antichi romani furono probabilmente i primi a produrre e utilizzare la senape come condimento. Mescolando semi di senape macinati con succo d’uva (chiamato “mosto”), formavano il mustum ardens, “mosto ardente”. La parola mostarda probabilmente deriva da un accorciamento di must um ard ens .

I romani alla fine portarono i semi di senape in Francia, dove la città di Digione divenne un famoso centro di produzione di senape.