La temperatura globale continua ad aumentare e gli sforzi di molti paesi per limitare i danni non sembrano essere sufficienti.
Le emissioni di gas serra rappresentano una delle maggiori minacce per il clima globale, contribuendo in modo significativo al riscaldamento del pianeta. Tra i vari gas coinvolti, l’anidride carbonica (CO₂), il metano (CH₄) e il protossido di azoto (N₂O) sono i principali responsabili dell’aumento delle temperature globali. La comunità scientifica ha più volte sottolineato l’urgenza di ridurre queste emissioni per evitare che la temperatura media della Terra continui a salire, con conseguenze potenzialmente disastrose per gli ecosistemi e la società umana.
Nel contesto attuale, le emissioni di gas serra variano notevolmente da un Paese all’altro, influenzate da fattori come la popolazione, il tipo di economia e le politiche energetiche adottate. Se da un lato alcuni Paesi stanno facendo sforzi per ridurre la loro impronta carbonica, dall’altro vi sono nazioni che continuano a registrare un aumento delle emissioni, contribuendo in modo preponderante al totale globale. Tra questi, emerge un chiaro vincitore in termini di quantità di gas serra emessi: la Cina.
La Cina al primo posto nella classifica delle emissioni globali
Secondo le stime attuali, la Cina è di gran lunga il maggiore emettitore di gas serra a livello globale. Con una popolazione di 1,4 miliardi di persone e un’economia fortemente dipendente dal carbone, il Paese del Sol Levante produce il 30% delle emissioni globali di CO₂. Questo dato supera di oltre quattro volte l’intero ammontare delle emissioni dell’Unione Europea, che contribuisce con il 7% al totale globale.
Il predominio della Cina in questa classifica è dovuto non solo alla sua vasta popolazione, ma anche al ruolo di principale produttore mondiale di carbone, una delle fonti energetiche più inquinanti. Nonostante l’adozione di alcune politiche per la riduzione delle emissioni, la dipendenza dalla combustione di carbone rimane elevata, rendendo difficile per il Paese invertire la rotta nel breve termine.
In Europa, la Germania si distingue come il maggiore emettitore di gas serra, posizionandosi all’11º posto a livello globale. A poca distanza troviamo Francia, che occupa la 20ª posizione, il Regno Unito (21ª) e l’Italia, che si colloca al 24º posto nella classifica mondiale. L’Unione Europea nel suo complesso ha visto una diminuzione delle emissioni nel 2022, in contrasto con l’aumento registrato in Cina, India, Indonesia e Stati Uniti.
L’Italia, pur essendo un Paese industrializzato, ha adottato diverse misure per ridurre le proprie emissioni di gas serra, integrando maggiormente le energie rinnovabili nel mix energetico. La realtà, però, è che purtroppo l’uso del carbone e del petrolio rimane ancora rilevante per soddisfare la domanda energetica nazionale.