Tecnologia

Che vuol dire QWERTY ?

Che vuol dire QWERTY

Se hai mai prestato attenzione a una tastiera, sul tuo computer o sullo smartphone , probabilmente avrai notato che le lettere non sono in ordine alfabetico. Partendo dall’angolo in alto a sinistra, non vedrai ABCDEF bensì QWERTY. Ma che vuol dire QWERTY? Sapevi dell’esistenza della tastiera Dvorak?

In passato, imparare a scrivere su una tastiera era un’abilità che non tutti si preoccupavano di imparare. Oggi, però, i computer sono una parte importante della nostra vita, sia a casa che al lavoro. Saper digitare è ormai un must per la maggior parte delle persone e cercare ogni lettera sulla tastiera è troppo lento per un mondo che è implementato sulla comunicazione veloce.

Che vuol dire QWERTY?

Nel caso ti stia chiedendo se questa disposizione di tasti, che viene appunto chiamate QWERTY sia stato un incidente, la risposta è no! La disposizione dei tasti sulla tastiera è stata pensata proprio in questo modo.

Nel lontano 1860, l’inventore americano Christopher Sholes iniziò a lavorare sui primi prototipi della macchina da scrivere nella sua officina meccanica di Milwaukee. Nel 1874, il produttore Remington & Sons ha commercializzato la prima macchina da scrivere: la Remington Number 1. Questa prima macchina da scrivere, progettata da Sholes, utilizzava una prima versione della tastiera QWERTY ancora in uso oggi.

Il primo design della macchina da scrivere di Sholes utilizzava un meccanismo che presentava caratteri in rilievo all’estremità di un’asticella di metallo. Quando veniva premuto un tasto, un meccanismo faceva alzare la barra con il carattere del tasto premuto che andava a colpire un nastro di stoffa rivestito di inchiostro . Quando il carattere in rilievo batte sul nastro inchiostrato, lascia la sua impronta sulla carta da scrivere situata dietro il nastro. La bobina di nastro quindi ruotava per offrire una buona quantità di inchiostro anche per il prossimo carattere premuto.

Sfortunatamente, il design originale di Sholes prevedeva le asticelle troppo vicine e durante i primi test, le asticelle si scontravano frequentemente tra di loro andandosi ad incastrare le une sulle altre.

Sholes, che aveva originariamente disposto i tasti sulla tastiera in ordine alfabetico, decise di ridisegnare la tastiera in modo che le lettere statisticamente utilizzate più di frequente fossero il più distanti possibile sulla tastiera. Credeva che questo avrebbe ridotto al minimo il problema del blocco. Fu proprio così, che è nata la tastiera QWERTY.

Ormai è fatta!

Una volta Remington & Sons hanno cominciato a produrre in massa le macchine da scrivere, la tastiera QWERTY è diventata rapidamente lo standard universale. Anche se il successivo modello di macchina da scrivere aveva eliminato il difetto di progettazione dell’inceppamento dei tasti, il QWERTY non è stato abbandonato.

Varianti sul tema

Dal momento che è stato il primo tipo, il QWERTY rimane per la maggior parte delle persone l’unica disposizione mai usata. Sebbene nei decenni successivi siano state progettate diverse tastiere alternative, nessuna si è rivelata superiore al layout QWERTY.

Per lingue diverse dall’inglese sono stati introdotti piccoli cambiamenti allo schema. In Germania, ad esempio, le lettere Z e Y, si sono scambiate di posto, poiché in tedesco la Z è molto più comune della Y e compare molto spesso nella combinazione tz. Queste tastiere sono chiamate tastiere QWERTZ. In Italia le tastiere per PC hanno assunto lo schema QWERTY mentre quelle per macchine per scrivere mantengono uno schema QZERTY, dove la Z è scambiata con la W e la M si trova a destra della L.

Le tastiere francesi per PC impiegano lo schema AZERTY e quelle per macchina da scrivere hanno, come quelle italiane, la M posizionata a destra della L. Infine per la lingua bretone è stata creata la variante C’HWERTY che permette l’accesso diretto alle lettere C’h, CH, Ñ e Ù.

Tastiera Dvorak: Una rivoluzione fallita

Tastiera Dvorak
Olivetti Lettera 32 con Layout Tastiera Dvorak

Nel 1932, il professor August Dvorak della Washington State University sviluppò quello che sosteneva essere il layout di tastiera definitivo, insuperabile! La tastiera Dvorak riduce al minimo la distanza che le dita devono percorrere per digitare i caratteri più comuni.

Gli studi, tuttavia, hanno dimostrato che l’uso della tastiera Dvorak non ha migliorato molto la velocità di digitazione, anzi, forse non lo ha fatto per niente. Dal momento che nessuno volle imparare una nuova disposizione soprattutto se non è chiaramente superiore alla versione standard, la tastiera Dvorak non ha mai preso piede.