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29 Curiosità che (forse) non sapevi su Stephen King

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Stephen King è un autore americano che ha scritto molti libri di successo. Il suo successo è tale che probabilmente ne hai sentito parlare anche se l’unica cosa che leggi sono le etichette dei bagnoschiuma quando sei in bagno. Ma se, come noi di PareStrano sei un suo fan, ecco 29 Curiosità che (forse) non sapevi su Stephen King!

  1. Il suo nome completo è Stephen Edwin King ed è nato il 21 ° settembre 1947, a Portland, nel Maine, proprio dove si svolgono la gran parte dei suoi racconti.
  2. La sua occupazione principale è quella di scrittore, ma ha anche prodotto molti spettacoli per la televisione.
  3. Troverai i suoi libri nei reparti horror, fantasy e fantascienza.
  4. Nella sua lunga carriera ha scritto anche usando due pseudonimi: Richard Bachman e John Swithen.
  5. King ha scritto oltre 49 romanzi integrali, 7 libri con uno pseudonimo, 5 testi di saggistica e oltre 5 raccolte di racconti.
  6. Ha sposato la moglie Tabitha, nel 1971. Tabitha ha i capelli rossi, come molte delle protagoniste femminili dei suoi racconti
  7. Stephen e Tabita Hanno tre figli: Naomi, Joe e Owen.
  8. Suo padre ha abbandonato la famiglia quando lui era ancora un bambino. Sua mamma ha cresciuto da sola i due figli David e Stephen.
  9. Ha deciso che sarebbe diventato uno scrittore dopo aver letto Lovecraft .
  10. Quando era bambino, ha visto il suo migliore amico morire in un incidente ferroviario. Tuttavia, oggi non ricorda quell’evento traumatico.
  11. Prima di diventare uno scrittore di successo, vendeva racconti a riviste per soli uomini.
  12. Si è laureato in letteratura inglese presso l’Università del Maine.
  13. Quando King era ancora povero e sconosciuto, la prima stesura del romanzo di Carrie non piacque a King che la gettò nella spazzatura. Sua moglie Tabitha vide del potenziale, la recuperò e la spedì ad un editore. Fu l’inizio di una fortuna, in tutti i sensi.
  14. Il successo proseguì con dell’epoca erano Jerusalem’s Lot , Shining e L’Ombra Dello Scorpione.
  15. King per molto tempo abusò di alcol e droghe, ma dalla fine degli anni ’80 è riuscito a sconfiggere tutte le sue dipendenze. Di questi abusi ci sono chiari riferimenti in The Shining
  16. King ha scritto per i fumetti Marvel: Heroes for Hope Starring the X-Men. Si trattava di iniziative di beneficenza per aiutare a prevenire la carestia in Africa.
  17. La sua serie della Torre Nera è stata descritta come un fantasy di successo che fa da ponte con lo stile spaghetti western.
  18. Credendo che il suo successo fosse soltanto casuale, King ha scritto romanzi con lo pseudonimo di Richard Bachman. I libri di Bachman vendettero altrettanto bene e King fu costretto a confessare il suo trucco.
  19. Nel 1999 King è stato investito da un minivan. Ha subito diverse lesioni, tra cui un polmone destro collassato, fratture multiple alla gamba destra, lacerazioni del cuoio capelluto e un’anca rotta. Durante il suo periodo di recupero, pensò di ritirarsi, ma alcune idee gli balzarono in testa e così scrisse “La storia di Lisey“.
  20. Ha collaborato con molti autori e artisti tra cui Peter Straub e Michael Jackson .
  21. Stando quanto racconta, King cerca di scrivere un minimo di 2.000 parole al giorno.
  22. La sua penna preferita è una stilografica Waterman.
  23. Dal 2003 King scrive per la rubrica di cultura pop dell’Entertainment Weekly.
  24. È un fan degli AC / DC e dei Ramones.
  25. I film tratti da suoi romanzi che preferisce sono Stand By Me (Ricordo di un’estate), Le Ali Della Libertà e The Mist.
  26. È comparso in diversi camei nei suoi film. Vanta un’apparizione anche nel film Knightriders, I Cavalieri di George Romero. King era un membro del pubblico entusiasta.
  27. King è un fan dei Boston Red Sox. Questa sua passione lo ha ispirato per il romanzo La ragazza che amava Tom Gordon.
  28. È un attivista politico, ed è contrario alla limitazione dei videogiochi violenti ai minori di 18 anni.
  29. King ha vinto più di 50 premi per i suoi romanzi: il suo primo è stato il miglior libro per giovani adulti dell’American Library Association del 1978 per “Jerusalem’s Lot” .

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